Ora vi lasciamo degli estratti della recente intervista avvenuta nell' auditorium del nostro liceo riguardante il problema della continuità territoriale. ( le domande sono state preparate da noi studenti)
Quale compagnia ha più probabilità di succedere a Volotea?
Borlotti:
Lo scenario dei vettori è drammatico. In Italia non esistono vettori nazionali, se non una compagnia che si spera resista, ovvero Ita. Volotea a mio avviso si è inserita nella continuità non per asservire le esigenze dei residenti in Sardegna, ma per i suoi interessi economici su Fiumicino e Linate: questo era il suo obiettivo. Essere una compagnia privata e low cost, è questa la sua strategia.
Chi potrebbe trarre vantaggio dai voli da e per la Sardegna?
Attili:
La questione la si deve legare alla Sardegna. Vi è potenzialità turistica, abbiamo provato ad aiutare, a metterci insieme per diventare un soggetto attivo. Ognuno si muove con la sua logica, con i suoi progetti. La questione è stata lasciata andare senza nessun impulso. Oggi la situazione del trasporto aereo non è più quella di 15 anni fa. La legge prevedeva finanziamenti pubblici fino al 2016, statali, che compensano le eventuali perdite di volo. Su ogni vendita il vettore guadagna l’8% con il finanziamento pubblico si pareggia e si garantisce un guadagno. Ecco perché i vettori hanno sempre volato. Avevamo 18 voli nei primi periodi della continuità territoriale in alta stagione, ciò che mancava è stata la risposta organizzata degli operatori turistici, non siamo riusciti a mettere in sintonia questi due mondi .
Borlotti:
Il trasporto aereo non è un servizio pubblico. Il vettore è un privato e fa le sue strategie per guadagnare. L’altro mondo è quello dei residenti che ha bisogno di certezze, prezzi bassi e voli in certi orari. Il vettore punta al guadagno e non guarda ai bisogni dei cittadini.
Questa è solo una piccola parte della nostra intervista... Se siete interessati al video dell'intera intervista contattateci!!!
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